Cult – “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza

di sciul

Nella puntata su donne e arte, la rubrica Cult è stata curata da Ilaria Giovanelli che ci ha scritto una recensione del libro “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza.

““L’arte della gioia” è il capolavoro di Goliarda Sapienza. La scrittrice siciliana ormai di adozione romana impiegò una decina di anni per scriverlo, indicativamente dal 1967 al 1976. “L’arte della gioia” pur ruotando attorno alla vita della protagonista, Modesta, è sia saga familiare che storia di tutto il novecento italiano. E’ la storia di una donna e di un secolo. Modesta infatti la protagonista, nasce significativamente il 1° gennaio del 1900 in un paesino ai piedi dell’Etna, in Sicilia. Modesta plasma la propria vita contando solamente sulla forza audace e istintiva che indubbiamente le appartiene. Riesce così a risorgere dalle proprie ceneri e riesce di volta in volta a cogliere il lato positivo degli eventi difendendo accanitamente il proprio diritto alla felicità.  Goliarda con il personaggio di Modesta ritrae e celebra un tipo di femminilità diversa rispetto ai canoni del tempo ed odierni. C’è un’energia vitale fortissima che ruota attorno a tutto il romanzo. La protagonista è il ritratto di una donna a tutto tondo dotata di una grande capacità introspettiva, che sa quello che vuole e che si dimostra capace di macchiarsi anche di crimini gravi per raggiungere il proprio sogno di libertà, un sogno mai appagato e domato, nemmeno dalla morte. Modesta sfida il fascismo, la mafia e la cultura patriarcale nella quale vive, e a modo suo riesce nell’impresa di costruire intorno a se una famiglia, senza smettere mai di abbandonarsi alla vita e ai desideri che sente emergere in lei . Fa quindi capolino in questa immagine una concezione della vita concepita come ricerca assoluta del piacere e della gioia. La sapienza viola molti dei tabù sessuali e familiari che tuttora esistono nella nostra società, celebrando l’amicizia e l’amore tra donne, ma anche l’abbandono al desiderio sessuale . Inoltre è proprio il secolo passato, il novecento, ad entrare in queste pagine da un’angolazione tutta speciale, osservato attraverso gli occhi di una donna, in Sicilia. Goliarda dà largo spazio ai movimenti sociali, nessuno escluso, e lo fa quasi senza che il lettore riesca ad accorgersene. Ne “L’arte della gioia” c’è posto sia per l’aristocrazia, in decadenza, sia l’emergere delle nuove generazioni. Vi sono infatti storie di feudi e conventi, di ricchi e di poveri e i grandi eventi del secolo: la grande guerra e l’epidemia spagnola, l’avvento del socialismo e quello tragico del fascismo, il tutto in un continuo aperto dialogo privo di pregiudizi nei confronti di ogni componente sociale. La condizione femminile è analizzata nelle sue poliedriche sfumature, sia per quello che riguarda i rapporti con il sesso maschile, che con quello femminile: vi è l’amore, ma anche l’amicizia, la politica, il diritto allo studio e al lavoro, la maternità, la religione e il carcere. Proprio per questa panoramica della condizione della donna nel novecento e per la rivendicazione che la Sapienza compie nei confronti di quelli che erano i dettami del tempo, la si può a pieno titolo considerare un precursore dei movimenti femministi.”

One Comment to “Cult – “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza”

  1. Bell’articolo. Volevo segnalarvi questo promo:

    Si tratta di uno spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da Cristiana Raggi. Dai testi di Goliarda Sapienza. Riprese di Simone Danieli. Cast: Modesta piccola – Nina Clementi. Modesta grande – Luigia Cacialli. Goliarda – Cristiana Raggi.

    Un abbraccio gioioso.
    Vero

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