Beatrice Antolini

di sciul
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Per riallacciarci all’artista della scorsa settimana, questa settimana vi proponiamo una cantautrice sempre italiana, anche se di un genere piuttosto diverso e sperimentale, Beatrice Antolini.
Beatrice Antolini, nata a Macerata nel 1982, comincia a socializzare con la musica e gli strumenti musicali fin da giovanissima, prima suonando il piano, poi affezionandosi a generi musicali molto diversi come il punk rock e la new wave, suonando batteria e basso in alcuni gruppi. Fin da subito dimostra il proprio talento innato come polistrumentista. Approda a Bologna, per diplomarsi come attrice nel 2002 ed è anche qui che inizia la sua carriera musicale come cantautrice. I suoi testi sono tutti in inglese e sono un equilibrato mix di classicismi, suonate pop, con incursioni elettroniche e progressive. Negli ultimi album si avvicina maggiormente a ritmi più psichedelici, sonorità non sempre immediate al primo ascolto, proprio per la complessità dell’impianto strumentale dei brani e dell’uso della voce. Onnipresente ad accompagnare la sua voce sempre misteriosa, il piano e il sinth. Le sue collaborazioni con esponenti del panorama musicale italiano indie sono innumerevoli, tra questi nominiamo i Baustelle, Manuel Agnelli degli Afterhours, Bugo, gli A Toys Orchestra. All’ attivo ha 3 album, uno ogni due anni: “Big Saloon” del 2006, “A Due” del 2008, “BioY” del 2010 e un album in uscita per il 2013, che vi consigliamo di tenere d’occhio.

Buon ascolto!

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