Seconda puntata con “Non si tratta” on line!

di Komorebi

Potete ascoltare qui la seconda puntata insieme alle ragazze di “Non si tratta”, in cui abbiamo continuato a parlare di prostituzione. Dopo il veloce excursus legislativo fatto da Rita e la spiegazione ad opera di Ilaria e Elena di cos’è e cosa fa il Comitato per i diritti civili delle prostitute, la puntata è contiuata commentando i vari contributi ricevuti in risposta al nostro primo sondaggio: si è parlato di scelta, di differenza tra vendita del sesso e vendita di una prestazione, di collegamento tra possibilità di scelta e crisi economica e molto altro. Come di consueto, anche se in forma ridotta per dare spazio ai tanti argomenti trattati nella prima parte della puntata, abbiamo concluso con la Cronaca di Genere.

Augurandovi buon ascolto, vi invitiamo nuovamente a partecipare proponendovi altre due domande aperte:

1-Usare il proprio corpo e/o la capacità di sedurre per raggiungere i propri scopi nella vita (lavoro, matrimonio, agio…) è immorale? Perchè?

2- Se in questo momento riceveste un’offerta come Demi Moore in “Proposta indecente” l’accettereste? Se sì, sarebbe prostituzione anche se esercitata una volta sola?

Aspettiamo le vostre risposte!

5 commenti to “Seconda puntata con “Non si tratta” on line!”

  1. 1) Non lo trovo immorale ma come buttare alle ortiche la propria dignità. Posso giustificare la prostituzione solo in condizioni disperate di sopravvivenza.

    2) Non ho visto il film ma mi posso immaginare la proposta. No, non l’accetterei. Meglio povera ma a testa alta.

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  2. 1) Non so se si possa definire immorale dato che la moralità è qualcosa che nasce e viene definita nel passato ed è diversa da cultura a cultura. Però credo che sia raggiungere un obiettivo non con le proprie capacità(che siano intellettuali,artistiche,empatiche,ecc..)ma attraverso un qualcosa che in fondo è carne,ed è un cacciare via la propria personalità o ideali per avere status approvato dalla società (come agio,lavoro,ecc…)

    2) Difficile dire se accetterei o no,dipende da come è la situazione e per chi o cosa si tratterebbe di valutare la proposta come nel film. Se fatto per qualcosa di non materiale,di davvero significativo,potrei accettare e non credo la si potrebbe definire come prostituzione

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  3. riportiamo alcuni commenti ricevuti via mail o via facebook:

    Alessandro

    Ok partiamo dal fatto che il sesso digitale è un fenomeno frutto di un mondo perverso,
    invaso dal denaro e dalla corruzione Nonchè maschilista. Usare il proprio corpo per denaro o per piacere sono due cose distinte:
    Il primo caso trarre profitto dal proprio corpo è desolante e triste secondo la mia opinione, ma molti lo fanno, chi per difficoltà economica, chi per fama; questo caso è una conseguenza di una società priva di valori.

    il secondo caso è la ricerca del piacere attraverso il corpo qui non vedo niente di anomalo, il piacere esiste perchè negarlo, anzi perchė dargli un prezzo? ( mi scuso per il mio ritardo alla vostra trasmissione e per il flusso di coscienza ).
    Nel antico giappone l’amante veniva legata con stretti nodi, il nodo significa legame con il proprio partner, non ci vedo niente di sbagliato, ma quando questo legame profondo viene sporcato dal denaro allora lì mi fermo.
    il sesso virtuale dal mio punto di vista può essere lecito (inteso casco 3d)… Ma molto difficile credo…
    Il mio limite scusate se sono ripetitivo è quando entra in gioco il denaro, perversione pura, sbaglio?

    Piccolo inciso finale, che magari potrà essere un nuovo argomento per voi, confine labile tra erotismo e pornografia…
    Concludo ribadendo che ogni tipo di sesso a pagamento è inutile, ma ogni tipo di sesso è ben accetto.
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    Danna

    1-Usare il proprio corpo e/o la capacità di sedurre per raggiungere i propri scopi nella vita (lavoro, matrimonio, agio…) è immorale? Perchè?
    Ogni volta che sento la parola ‘morale’ mi si drizzano i capelli…perché molto spesso la ‘morale’ la definisce chi è al potere e serve la conservazione piuttosto che la libertà e l’autodeterminazione. Per quanto mi riguarda l’uso del proprio ‘capitale erotico’ è un problema da discutere se per esempio esso diventa un criterio di accesso a, e/o spartizione delle risorse pubbliche (vedi Minetti &co., ad esempio) a detrimento del merito e delle competenze. A livello privato, per sé, ognun@ faccia quel che vuole…non mi interessa giudicare!
    2- Se in questo momento riceveste un’offerta come Demi Moore in “Proposta indecente” l’accettereste? Se sì, sarebbe prostituzione anche se esercitata una volta sola?
    In questo momento no perchè riesco a cavarmela da sola, senza desiderare più di quello che è nelle mie capacità raggiungere. Se invece mi trovassi in una situazione molto critica allora credo che non potrei escluderlo con leggerezza. Sarebbe prostituzione anche per una volta sola? Si, ma lo sarebbe anche se la merce in vendita non fosse il mio corpo ma la mia etica personale e politica (per esempio, se accettassi soldi per assumere una posizione in evidente contrasto con i miei valori …). E comunque sarebbe una scelta spinta dal ricatto della disuguaglianza economica piuttosto …difficile chiamarla ‘libera’. D’altronde, quando mai siamo completamente liber@ di scegliere?
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    Leonardo

    1) Non so cosa si vuole intendere con la parola “immorale”, ma se questo lo fosse è la società in cui viviamo ad esserlo.
    Il “sapersi vendere bene”per ottenere sicurezza nella vita è un meccanismo che ci viene praticamente imposto infatti.

    2) Se non hai soldi non hai diritti, per cui l’accetterei sicuramente e si, sarebbe prostituzione.
    La prostituzione ha mille sfumature è spesso è appunto un meccanismo sociale a cui sottostiamo senza accorgercene.

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    Cristiana

    1) La domanda è: il fine giustifica i mezzi? Ehm… In questo caso, dipende dal fine… (Le Femen insegnano).

    2) Sì alla prima domanda e sì alla seconda.

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  4. Ho sentito che avete parlato dell’ottima iniziativa degli studenti contro il femminicidio.
    Volevo segnalarvi anche questa di Maschile Plurale (forse la conoscete già):
    http://www.noino.org/

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